CHI CREDE NELLA DIAGNOSI PSICOLOGICA? (22 set 2015). La risposta a questa domanda richiede uno studio molto attento, anzi, dovrebbe essere oggetto di una profonda e prolungata meditazione, anche se in modo approssimativo si puo' dire che psicologi, psicoterapeuti, e psichiatri credono nella diagnosi psicologica, mentre gli empirici, i ricercatori, gli ipnologi, e altri professionisti e scienziati non ci credono. Per capire il motivo e' utile questo esempio pratico: se una persona si rompe un braccio e consulta vari medici, otterra' sempre la stessa diagnosi, perche' la radiografia dimostra che il braccio e' realmente rotto, e il trattamento prescritto sara' sempre invariabilmente lo stesso. Al contrario, chi va a discutere un problema psicologico con diversi psicologi o psichiatri, quasi certamente otterra' diagnosi differenti e proposte di trattamento diverse. Questa situazione ha anche conseguenze legali, perche' una persona puo' facilmente simulare un disturbo mentale mettendo in scena il giusto comportamento (per esempio una depressione grave) al fine di ottenere una pensione di invalidita' o altri vantaggi e privilegi, ma questa stessa persona non riuscira' mai a simulare un problema medico, ad esempio il diabete, perche' i test ematici e altri esami oggettivi riveleranno sempre la verita'. Anche il National Institute of Mental Health (NIMH) ha pubblicato (su www.nimh.nih.gov) che "sebbene il DSM [il manuale diagnostico dei disturbi mentali] sia stato descritto come la 'bibbia' sull'argomento, esso e' tutt'al piu' un dizionario, composto da un insieme di termini e definizioni. La forza delle varie edizioni del DSM sta nella loro 'coerenza' - ogni edizione ha fatto in modo che i clinici usassero gli stessi termini nello stesso modo. La sua debolezza sta nella mancanza di validita'. A differenza delle nostre definizioni di malattia ischemica cardiaca, linfoma, o AIDS, le diagnosi del DSM sono basate su un insieme di sintomi clinici stabiliti consensualmente, e non su misure oggettive di laboratorio [..]. Il NIMH ha lanciato il progetto 'Research Domain Criteria' (RDoC) per trasformare la diagnosi incorporando in essa la genetica, le immagini computerizzate, la scienza cognitiva, e altri livelli di informazione, in modo da gettare le basi per un nuovo sistema di classificazione [..]. Ma e' fondamentale rendersi conto che non possiamo raggiungere questo obiettivo se continuiamo a usare come 'gold standard' le categorie del DSM [..]. Questo e' il motivo per cui il NIMH riorientera' le proprie ricerche prendendo le distanze dalle categorie del DSM". Si noti l'evidente allontanamento dal DSM, con l'intenzione esplicita di trasformare, prima o poi, la diagnosi psicologica in diagnosi medica. Da simili premesse si puo' logicamente dedurre che la diagnosi psicologica puo' esistere solo fintanto che non ci sono prove oggettive e scientifiche dell'esistenza di una psicopatologia (altrimenti rientrerebbe nell'ambito medico), e pertanto e' anche possibile inferire la conclusione che la diagnosi psicologica e', dal punto di vista scientifico, una mera espressione di ignoranza medica. Per questa ragione gli ipnologi considerano la diagnosi psicologica priva di qualsiasi rilevanza nella loro professione (anche perche' l'ipnologo e' un professionista intellettuale e non sanitario). Copyright (C) Alberto Torelli. Tutti i diritti riservati. RIPRODUZIONE VIETATA.